Con il termine Malattia Parodontale, Parodontopatia, Parodontite, volgarmente denominata Piorrea, s’intende un’infezione batterica, molto frequente negli adulti, che colpisce i tessuti di supporto del dente: osso, legamento parodontale e cemento radicolare.

Il dente è formato dalla corona – parte visibile – e dalla radice – non visibile in condizioni di salute – inserita all’interno di una cavità ossea detta alveolo, ed è collegato al supporto osseo tramite delle fibre, che vanno a costituire il Legamento Parodontale. Nel punto di passaggio tra corona e radice le fibre si attaccano direttamente alla gengiva, costituendo così un sigillo, detto Sigillo Parodontale, che impedisce ai batteri di penetrare negli spazi sottostanti.

Nel realizzare questo collegamento col dente la gengiva forma una piccola plica, il solco gengivale, che in condizioni di salute è profondo non più di due mm. Il solco gengivale è il punto di adesione preferenziale per i batteri della bocca che, se non rimossi con una costante attività di igiene orale domiciliare, si accumulano in un aggregato denominato placca batterica. Il paziente può apprezzare clinicamente che le sue gengive si trovano in uno stato di salute in quanto appaiono di colore rosa corallo e presentano un andamento festonato ovvero seguono il contorno di ogni dente disegnando un profilo a “U” e non sanguinano.

Come si può, quindi, mantenere a questo livello uno stato di salute?

  • Buona igiene orale domiciliare
  • Buona igiene orale professionale
  • Difese Immunitarie dell’organismo

Se uno di questi tre punti viene meno, allora si instaura un processo infiammatorio.

La placca si concentra nelle zone più difficilmente raggiungibili con i semplici strumenti di igiene domiciliare (spazzolino, filo interdentale, scovolini, etc…), si indurisce, diventando tartaro, e rende necessario un secondo livello di igiene orale, definito professionale, che si effettua sulla poltrona dell’odontoiatra. I batteri non rimossi dalle manovre di igiene sopra descritte attivano processi infiammatori che coinvolgono inizialmente solo la Gengiva (Gengivite), patologia reversibile, ma che cronicizzandosi distruggono l’attacco di collegamento tra dente e gengiva, provocano riassorbimento osseo e danno inizio alla parodontite.

Come curare la parodontite

La parodontite è inizialmente una patologia abbastanza subdola, poiché non presenta sintomi evidenti. Solo lo specialista può accorgersi della sua presenza evidenziando nelle radiografie un’anatomia ossea non ideale e misurando con una sonda – strumento millimetrato non appuntito – il solco gengivale.  Nello svilupparsi della malattia i sintomi sono di facile autodiagnosi: gengive che sanguinano sia durante lo spazzolamento sia spontaneamente, gengive che si abbassano (recessioni gengivali), sensibilità al caldo e/o al freddo, denti che si muovono, denti che cambiano posizione, alitosi persistente.

Una volta presa coscienza della patologia, il trattamento più conservativo è la levigatura radicolare o courettage, ovvero la rimozione manuale di tartaro e placca sottogengivale, mediante strumenti appositi, courette.

In caso di predisposizione è molto importante ripetere il trattamento periodicamente.

Immagine1